Infermieri & Partita IVA: Tutto quello che devi sapere

Sei un INFERMIERE e stai pensando di aprire la PARTITA IVA?

Bene, sei nel posto giusto, da anni infatti aiuto tantissimi infermieri in libera professione a
districarsi e ad alleggerirsi dagli adempimenti fiscali.
In questo articolo ti dirò tutto quello che c’è da sapere se vuoi aprire la tua partita iva come
infermiere e ti spiegherò tutti gli adempimenti fiscali da compiere, dall’apertura della partita
iva alla fatturazione elettronica.
Innanzitutto il Codice Ateco per gli infermieri è 86.90.29 altre attività paramediche
indipendenti nca.
La pratica di apertura partita iva può essere fatta:
– in autonomia utilizzando l’apposito Modello AA9/12 scaricabile direttamente dal sito
dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it . Tale Modello deve essere
compilato in tutte le parti necessarie e presentato personalmente in uno degli uffici
dell’Agenzia delle Entrate.
– oppure rivolgendoti ad un professionista abilitato che compilerà per te il modello in
tutte le sue parti in base alla tua personale situazione e lo invierà telematicamente
all’ Agenzia delle Entrate.
In entrambi i casi nel giro di pochi minuti riceverai il tuo codice di partita iva.
La compilazione del Modello AA9/12 è fondamentale per la corretta apertura della tua partita
iva, pertanto se hai dei dubbi ti consiglio di rivolgerti ad un professionista che potrà seguirti
oltre che nella compilazione anche nell’invio direttamente in modalità telematica e senza
spostarti o fare lunghe file in ufficio.
Fondamentale sarà infatti comprendere se rientri nel regime di vantaggio, ovvero il regime
forfettario o se dovrai direttamente aprire la tua partita iva in regime ordinario. Tale
informazione dovrà essere riportata nel modulo.
Per capire se rientri o meno nel regime forfettario ti consiglio di richiedere una prima
consulenza gratuita compilando il form direttamente sul sito www.studiovaleri.it o
contattandomi telefonicamente al numero 3496621404.
Una volta ottenuto il numero di partita iva dovrai provvedere all’iscrizione all’ ENPAPI
(Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica).
Gli infermieri infatti hanno un proprio albo professionale, appunto l’ENPAPI al quale sono
obbligati ad iscriversi tutti gli infermieri che esercitano l’attività di libera professione in qualità
di titolari di partita iva.
Ricordo che l’accesso al sito Enpapi è consentito solamente tramite Spid.
Per iscriversi è necessario compilare la domanda e inviarla tramite email all’indirizzo
info@pec.enpapi.it o tramite raccomandata A/R allegando anche la copia fronte/retro di un
documento d’identità valido.
La domanda può essere scaricata al link riportato di seguito
https://www.enpapi.it/wp-content/uploads/2020/12/Domanda-di-iscrizione_GP_2022.pdf
Nella domanda, oltre ad indicare i vostri dati anagrafici, numero di partita iva, codice ateco
e data di inizio attività c’è la possibilità di richiedere la riduzione o l’esonero totale o parziale
dei contributi secondo le seguenti casistiche:

LA RIDUZIONE
o del contributivo soggettivo minimo per i primi 4 anni di iscrizione in quanto titolare di Partita IVA
o del contributo soggettivo minimo in quanto non ho compiuto il 30° anno di età
o del contributo soggettivo minimo in quanto svolgo contemporaneamente attività di lavoro
dipendente con orario di lavoro part-time fino al 50% dell’orario pieno a tempo indeterminato
o del contributo soggettivo minimo in quanto svolgo contemporaneamente attività di lavoro
dipendente con orario di lavoro part-time fino al 50% dell’orario pieno a tempo determinato dal
____/____/____ al ____/____/____

L’ESONERO PARZIALE
o dal contributo soggettivo ed integrativo minimo in quanto svolgo contemporaneamente attività di
lavoro dipendente con orario part-time dal 51% al 99% a tempo indeterminato
o dal contributo soggettivo ed integrativo minimo in quanto svolgo contemporaneamente attività di
lavoro dipendente con orario part-time dal 51% al 99% a tempo determinato
dal ____/____/____ al ____/____/____

L’ESONERO TOTALE
o dal contributo soggettivo ed integrativo minimo e dal contributo di maternità in quanto svolgo
contemporaneamente attività di lavoro dipendente con orario di lavoro full time a tempo
indeterminato
o dal contributo soggettivo ed integrativo minimo e dal contributo di maternità in quanto svolgo
contemporaneamente attività di lavoro dipendente con orario di lavoro full time a tempo
determinato dal ____/____/____ al ____/____/____

Si può anche chiedere la riduzione in quanto titolare di pensione.
La domanda deve essere inviata all’Ente entro 60 giorni dalla data di inizio dell’attività libero
professionale.
Il termine di trasmissione si riferisce alla data di invio della domanda, pertanto, farà fede la
data della email di invio o del timbro postale della raccomandata.
se l’invio venisse effettuato oltre tale termine:
Caso 1: invio dal 61° giorno entro il 90° giorno si incorrerà in una sanzione di € 20,00.
Caso 2: invio oltre il 91° giorno si incorrerà in una sanzione di € 100,00.
Una volta compreso quale sarà il tuo regime, ottenuto il numero di partita iva e fatta
l’iscrizione all’Enpapi un ostacolo che potresti dover affrontare è quello della compilazione
della fattura.
Non temere, come dicevo sei nel posto giusto.
Innanzitutto ricordo che sulle fatture di importi superiori a 77,47 euro dobbiamo applicare
una marca da bollo di 2 €, questo in quanto le operazione infermieristiche sono esenti da
iva secondo l’art.10 del dpr 633/72.
Ai fini della fatturazione dobbiamo poi distinguere se il committente è un ente privato o una
pubblica amministrazione, questa distinzione è doverosa soprattutto nella professione
dell’infermiere. Infatti se la fattura è rivolta ad un privato o ad una cooperativa o una società,
il contributo Enpapi da inserire in fattura sarà del 4%, se invece la fattura è rivolta ad una
pubblica amministrazione bisognerà inserire il 2% di contributo Enpapi.
Bisognerà poi distinguere se si è in regime ordinario o forfettario.
Arriviamo quindi al dunque
Nella fattura dovremmo inserire, oltre ai nostri dati anagrafici, codice fiscale e partita iva
anche i dati del committente.

Ricordo che per chi è in regime ordinario e, ancor prima, per chi fattura a pubbliche amministrazioni deve necessariamente effettuare fatture solamente in modalità elettronica e dal 1° luglio 2022 tale obbligo è stato ampliato anche ai contribuenti in regime forfettario che nell’anno precedente hanno effettuato ricavi superiori a 25.000 euro.

In tutti questi casi il committente dovrà fornirci anche il suo codice univoco necessario per completare la fatturazione.
Facciamo ora degli esempi per capire meglio come fare la fattura:

1. Fattura per infermiere in regime ordinario ad una cooperativa o ente privato
PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE PROFESSIONALI RELATIVE AL MESE DI …. 1.000

CASSA ENPAPI 4% SU 100% DELL’IMPONIBILE                                                    + 40
TOTALE IMPONIBILE                                                                                           1.040
RITENUTA D’ACCONTO 20% SU 100% DELL’IMPONIBILE                                     – 200
BOLLO                                                                                                                   + 2
NETTO A PAGARE                                                                                                 842
“Operazione Esente da Iva secondo l’art.10 DPR 633/72”
Per una fattura fatta invece nei confronti di una pubblica amministrazione sempre in regime
ordinario l’aliquota Enpapi da applicare è invece del 2%.

2. Fattura per infermieri in regime forfettario ad una cooperativa o un ente privato
PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE PROFESSIONALI RELATIVE AL MESE DI …. 1.000
CASSA ENPAPI 4% SU 100% DELL’IMPONIBILE + 40
TOTALE IMPONIBILE 1.040
BOLLO + 2
NETTO A PAGARE 1.042
“Operazione senza applicazione dell’iva ai sensi dell’Art.1 co. 54-89, della Legge n.
190/2014 così come modificato dalla legge n. 208/2015 e dalla legge n. 145/2018”
Anche qui per le fatture fatte invece nei confronti di una pubblica amministrazione sia in
regime ordinario che in regime forfettario l’aliquota Enpapi da inserire è del 2%.
Per tutti coloro che effettuano fatture elettroniche l’imposta di bollo sarà assolta in modo
virtuale, ovvero verrà indicata in fattura inserendo la seguente dicitura
“imposta di bollo assolta in modo virtuale ai sensi dell’art. 15 del d.p.r. 642/1972 e del dm
17/06/2014 e ss.mm”.
ma verrà ufficialmente pagato trimestralmente tramite un F24.
Mentre il codice di esenzione iva da inserire per la fattura elettronica è N2.2 ovvero non
soggette-altri casi.
Un ulteriore e importantissimo obbligo che gli infermieri hanno nei confronti dell’Enpapi è
quello di compilare il Modello Uni necessario all’Enpapi per elaborare i contributi degli
iscritti.
Nel 2022 questo modello doveva essere compilato ed inviato, direttamente sul sito Enpapi,
entro il 10 settembre e orientativamente va compilato sempre intorno a questa data.
Questo modello deve essere presentato anche dagli iscritti che hanno l’esonero totale dal
versamento dei contributi.
In caso di mancato invio l’Enpapi prevede una sanzione di 100€.
Il modello si compone principalmente di 2 voci, ovvero il reddito professionale e il volume
d’affari.
La maggior parte dei professionisti si dimentica di compilare tale modello, io ricordo a tutti i
miei clienti questa scadenza in modo da evitare inutili sanzioni o meglio li auto a compilare
il modulo o addirittura lo farò io per loro conto alleggerendoli ancora di più dalle pratiche
burocratiche.
Come ogni argomento e professione ci sono diverse sfaccettature e casistiche da
considerare, pertanto per l’apertura e la gestione della partita iva ti consiglio di rivolgerti ad
un professionista abilitato. Io da anni sono specializzata a 360° nella gestione fiscale di
infermieri e operatori socio sanitari, pertanto se vorrai, ti consiglio di contattarmi compilando
l’apposito form dal sito www.studiovaleri.it lì troverai tutti i miei recapiti per contattarmi
tramite telefono, mail o WhatsApp.

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